angelo di Carne > Origini S.Filippo
"Castrorao Borgo Medievale Fondato nel 1600"
(Oggi solo un quartiere di case)
Capitano Spagnolo
bbbbbAl tempo della licenza (1602), avevano venduto Fiumefreddo e S. Basilio, aggiuggendovi la Lenza, scorporata da Calatabiano ; e Berlinghieri Gravina non riusciva a mantenersi, non che da marchese, "da semplice cavaliere privato".
bbbbbEra privo, comunque, di raccordi con gli ambienti di governo.La nuova Terra - spina nel fianco di Calatabiano - ebbe nome di Castrorao. Nel 1616 contava 26 fuochi e 76 anime.
bbbbbbNel ' 32 una figlia di Vincenzo Rao, maritata a un Di Giovanni, appoggiò alla minuscola baronia ed al rissoso casale un titolo di principe. Nel '51, la numerazione trovò a Castrorao 186 abitanti, in 61 fuochi. Erano quasi un quarto della popolazione di Calatabiano.
bbbbbbL'intesa del 1587, sulla giurisdizione (che questa fosse dei Rao, ma non per gli otto giorni di maggio, dal 12 in poi), praticabile prima dal popolamento, diventò, dopo, fonte di perniciosi conflitti; e tanto più dato il clima di rivalità e di rancore, che s'era stabilito tra i due paesi:
oltre che per quel tanto di agitato, che dal particolare bisogno, per cui s'invocava il costantinopolitano, poteva insinuarsi nei modi stessi di quella accesa devozione.
bbbbbbIl 12 i calatabianesi entravano da padroni in terra dell'avversario; ed era il loro capitano, in mezzo a "molti soldati armati, in segno della giurisdizione" ad alzarvi la verga dell'imperio: ad "alberarvi" come usava dire, "la vara".
bbbbbbConti antichi arrivavano all'ora del regolamento; e altri ne venivano aperti, per l'occasione più vicina.
Castrorao: Quartiere di Case
Castrorao : Ex Quartiere di Case in Rovina
Nel '23 il Vicario sospese la processione, che l'Arcivescovo invece, autorizzò.
bbbbbbO dunque c'erano stati inconvenienti, che i due apprezzavano in termini diversi, nella gravita o nei rimedi; o i Di Giovanni avevano cercato di risolvere, a quel modo, l'incresciosa interferenza, entro l'area del loro potere, di un potere altrui.
bbbbbbNel '27 fu tentata altra via. Il Barone di Castrorao e il Marchese di Francofonte (il buono e remissivo Luigi) pattuirono una permuta, di certo terreno contro altro, che consentisse alla processione di raggiungere la Chiesa di S. Filippo senza passare per il territorio di Castrorao.
bbbbbbMa l'atto venne invalidato, alla morte di Luigi (1629), con richiamo a certo fondo viceregno, del 17/4/'24 che a quell'ironico perso-naggio (un debole mentale, del genere "scemo da salotto"? o "un gentiluomo molto spirituale", un uomo assolutamente buono, un essere superiore?) aveva inibito di contrarre.
bbbbbEra di tutt'altra natura il fratello e successore - intelligente, risentito ed aggressivo - che non solo disconobbe quel provvido accomodamento, ma volle rimettere in causa tutto, iniziando presso la Corte Straticoziale di Messina un'azione di rivendica del territorio.
bbbbbbDall'altra parte si contestava la pretesa di esercitare giurisdizione, in quegli stessi otto giorni: il che valeva pretendere che ad esercitarla sui calatabianesi, costretti a passare per Castrorao, fossero, in quei giorni, gli altri.
bbbbbbLa tensione crebbe pericolosamente, come si desume da un bando del Capitano di Taormina, del '57, che vietava,sotto pena di 5 anni di galera, "di trattare palori di giurisdizione di un territorio ad un altro".
Contrada Marzocchino Calatabiano: "Torrente Sannona"
<< Indietro - Pagina 5 - Avanti >>