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angelo di Carne > Origini S.Filippo


"Castrorao Borgo Medievale Fondato nel 1600"
(Oggi solo un quartiere di case)




bbbbbbUn altro bando, del Capitano di Calatabiano, del '58, imponeva il disarmo, durante la festa, a cittadini e forestieri, sotto pena di 25 once: "non presumano né debbiano presumere portare arme di foco parate né inserragliate per tutto il loco dove si conduce l'immagine del Glorioso S. Filippo, né nel loco della fera, né fare rissa né extraere arme così offensive come difensive".
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Ma il disarmo non era che quello degli avversari: se intanto i calatabianesi potevano portare quante armi volessero, come "soldati" del loro capitano.
bbbbbbQuell'anno, gli ufficiali di Calatabiano non rinunciarono ad imporre, essi, le mete dei generi, al potigaro della terra invasa; e il tutto dovette risultare così intollerabile che l'anno appresso, il 7 maggio, l'Arcivescovo dispose che la processione non potesse entrare a Castrorao, neanche in forza di una eventuale lettera di deroga.
bbbbbbIntanto Francesco Ferdinando Gravina Cruillas, il giovane primogenito di Don Ignazio, donatario della baronia dal '55, si gettava in quell'affare con acre gusto di contesa, e come per annegarvi rabbie ed affanni.



Soldatesca Spagnola del "1500"
(Immagine gentilmente concessa da: ilportaledelsud.org)

Contrada Castrorao: casupole medievali in stato di abbandono


bbbbbA Budduvìdiri, sul feudo Bardelle, dove aveva cercato di far terra, continuando, "a tutto potere con ogni vigilanza", la fabbrica del Piemonte, intrapresa dal padre nel '50, i linguagrossesi gli avevano legate le mani con una ingiunzione del Tribunale del Real Patrimonio, che gli inibiva di proseguire; e col padre stava per entrare in lite, sempre più aspramente, per questioni di interesse.
bbbbbMa anche gli devastavano le notti fantasmi implacati, trasportandolo a Francofonte, nel buio insanguinato di un'altra notte.
bbbbbBenvenute dunque tutte le guerre, se valevano a sopraffare quelle angosce: la guerra in cui si uccide, ma senza che la coscienza rimorda, o alcuno condanni, e in cui si muore: e ch'egli voleva cercare, da "venturiero senza soldo", sopra una galera; o l'altra, dell'aspro e avvilente contendere quotidiano, e del suo piccolo frastuono.






bbbbbNel 60' fece appostare un Bordonaro di Taormina e lo catturò; catturò uomini di Castrorao,ed animali; e ancora li deteneva quando la principessa ne denuncìo, da Messina le assidue violenze.
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Da quel momento, ad una ad una, tutte le autorità del Regno furono coinvolte nel contrasto. Il 1° dicembre del '61 l'Arciverscovo provvide "in discurso di visita" a vietar la processione, fuori dell'abitato di Calatabiano; e in aprile fece lo stesso il Viceré, informato "delle incovenienze, rumori, huomicidi, et scandali, che ordinariamente succedono".
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Ma il Giudice di Monarchia cassò l'atto dell'Arcivescovo, e l'atto del Giudice fu a sua volta appellato, al Tribunale del Concistoro (della Sacra Regia Coscienza, come era detto quell'organo delle impugnazioni).
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Anche la Magna Curia fu trascinata nella rissa.






Il Torrente "Sannona" a fianco del colle
che ospita le rovine della chiesa di San Filippo

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